Thursday, August 06, 2015

ESERCIZI PERSI E POI RITROVATI

Io Rossella non la conoscevo bene. Ci siamo visti tre volte da quando si sono trasferiti qui. La prima è stata nel giorno del trasloco quando lui me l’ha presentata. Allora non sapevo ancora niente di quello che aveva in mente. La seconda volta, quando Rossella mi ha suonato per farsi prestare gli stuzzicadenti già aveva deciso tutto, così non è stato facile farla entrare, ed ero forse più imbarazzata anche della prima volta. Ho provato a convincermi che era la cosa giusta, ma facevo fatica a crederlo avendola davanti. Non volevo mi sorridesse e mi facesse tutte quelle moine, così le ho dato quello che le serviva è lei, per fortuna, se ne è andata. Massimo di mestiere fa il professore e da quando si sono trasferiti sul mio pianerottolo io e lui non abbiamo più fatto l’amore a casa mia. Finiamo a trovarci in macchina o in albergo. Lui dice che la  presenza di Rossella ormai la sente anche nel mio letto. Forse per questo ha preso una decisione così importante. E’ fatto così e non ha usato tanti giri di parole per dirmelo. Adesso mi ripete sempre che sarà facile e che poi sarà bellissimo. Ho pensato spesso al poi, soprattutto la terza volta che ho visto Rossella, quel giorno che ci siamo incontrati in ascensore. Lì sul pianerottolo mi ha invitata a entrare, io non ero mai stata a casa di Massimo, così non sono riuscita a dirle di no. Quel giorno ho scoperto che Massimo aveva una vita e che anche Rossella ne aveva una.  Allora per la prima volta ho pensato che non era giusto, ma poi quando mi ha detto che lei e Massimo stavano per avere dei figli, mi sono sentita io quella che doveva morire e non ci ho più pensato. Adesso spero solo che tutto finisca presto, e che io sia all’altezza della scelta che ho fatto. Dovremo stare buoni per un po’, finché le acque si saranno calmate. Dice che verranno a farmi delle domande, e che quello sarà il momento più difficile, sarà allora che dovrò essere forte e dimostrare quanto tengo a lui. Devo solo dire la verità,  e la verità è che dal mio appartamento non ho mai sentito niente. Ho provato spesso ad attaccarmi al muro per ascoltarli magari mentre litigavano o facevano l’amore. Ma niente. Così io continuo a credere che non lo hanno mai fatto, o che lo hanno fanno poche volte senza urlare. Non come facciamo noi quando è magari una settimana che abbiamo in testa solo quello e non vediamo l’ora, e lo facciamo disperatamente. Ultimamente vorrei dirgli che mi piacerebbe avere un bambino e una bambina per farli crescere lontano da qui, in un posto caldo, proprio dove Massimo mi ha promesso che andremo quando tutto sarà finito, un posto in cui potranno correre e giocare sempre in costume, ed essere felici.