Monday, October 08, 2007

Non era il caso di prendersela, lascia perdere. Mi appallottolai sul suo divano lasciando tintinnare la tazza contro il cristallo. Ancora un po’ di the?
Non posso tornare qui e rimettermi a fare quello che facevo prima. Si lasciò andare indietro, i capelli sdraiati orizzontali sulla moquette e la schiena uncinata alla rovescia sul divano. L’avrei voluta sentire - di qualcosa! Di qualcosa che mi possa aiutare! Ma non faceva altro che scaccolarsi il naso guardando il soffitto mentre fuori nevicava. Poi prese ad irrigidirsi: stava cercando di risalire in una posizione corretta. Incrociò le gambe come il budda e si lasciò di nuovo andare, molle come una bolla, prossima a liquefarsi. Finalmente mi guardò e disse che l’importante non è ricordare ma dimenticare, in quel momento le sue tette mi parvero l’unica cosa al mondo che potesse rimanere su.

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