Tuesday, May 09, 2006

Cara Susan, (caro Aba,)
credo che hai fatto bene a non farti sentire, quella tristissima sera d’inverno a Fusine dove avrai mangiato polenta sopra una tela cerata a quadri. Si, lo so: “la compagnia era buona”, si dice sempre così, ma a noi non ce ne frega un cazzo!
Noi non ti vogliamo vedere – noi ti vogliamo con la pelle umida di pioggia inglese, magari anche appena rossa quando il vento fa arricciare gli ombrelli. E’ semplice: vogliamo il dentro-e-fuori del sole inglese, l’avanti-e-indietro della Luce-uk sui tuoi occhi già verdi per i fatti loro. Te l’ho già scritto a Natale: così ti vogliamo. Ti vogliamo sull’orlo del pelo inglese irrugiadato e brillante; ci va bene anche accarezzare la tua gigantografia di cartone, quella che tieni in giardino – mettiti i sandali e il cappello, porta tutte le tue amiche, lasciale libere mentre tu ci prepari uno spuntino prima che piova.

Esci sul prato con il grembiule e i piedi nudi, pettini l’erba con i piedi, si alzano due fili di fumo dai becchi delle teiere. Ad aba piace pensare che li fai muovere con il pensiero mentre cammini verso di noi come dentro la pubblicità di un preservativo. E non dire che non c’è l’hai il giardino, quello lo portiamo noi. Facci piovere sopra la tua pioggia, e servi il tuo te.
Vedremmo volentieri Shakespare seduti e travestiti come i fratelli Marx, io e aba con il sigarone spedito tra le dita e la fotografia di un sorriso bianco e nero troppo grande per farci vomitare. Tu porta il tuo amico e fatti i capelli come ti ha insegnato la signora Blair. Rideremo tutta la notte al ritmo orgiastico degli spettri danesi e del Principe Amleto. Faremo divertire anche il tuo amico se saprà usare bene le mani. Addestralo su tutte le cose che si possono fare senza essere visti seduti su poltrone di velluto rosso di un teatro inglese (insegnagli il Sospiro, perché a noi piace che il Sospiro si infranga sullo schermo di silenzio del teatro proprio sulle parole inudibili di Amleto –ci piace farci sbattere fuori dalla maschera) .
Dai da mangiare al tuo gatto nero perché torneremo tardi, prepara la vasca perché saremo tutti e quattro distrutti dopo avere passato le ore più scure della notte straiati sul prato glassato di umidità a guardare stelle e a sparare cazzate. A fumare maria che aba dirà che fa male.
Tutti e quattro nudi dalla vasca vedremo le nostre impronte sul prato brillare di un riflesso più scuro mentre l’alba si alza al prezzo di poche sterline.

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