Ma la mia vita si ferma, riprendo le chiavi di casa, marco dice figa e soffia sul vetro il solito alito, fuori si appanna la strada sotto miliardi di micron di vetro, sono stanca e non mi va di seguire le mani, vorrei parlare, fare le coccole e i baci dei piccoli, marco si strofina si sbottona e aspetta. Perde densità la luce e il cuore rallenta, mi lascio andare a stati di lingua, ci sono: affogata dentro una micra che traballa come una biglia , inquadrata dall’alto, uno sputo bianco sull’asfalto di vetro. Marco è un uomo non ce niente da fare. Gli chiedo se gli va di fumare, vedo ancora la luce accesa dell’ufficio, gli sbatto a ripetizione la testa sul vetro mentre sta per venire.
Tuesday, January 17, 2006
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1 Comments:
Woau!
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