Sunday, February 17, 2008

POrnomate in Berlin-12
Lo dissi con tranquillità ad Andrea, che non mi andava, che era una violenza psicologia a cui non volevo sottopormi, devo avere usato proprio questa espressione “violenza psicologica” ed era esattamente quello che volevo dire. Gli avrei ripagato il biglietto. Si prese male, mi disse se ero scemo: che cazzo gli e ne fregava a lui dei soldi, i Berliner diretti da Rattle non avevano prezzo a questo punto. Cercai di fargli capire che era inutile, che non mi sarebbe venuto in mente niente – comunque. Non avevo voglia di andare, lui sosteneva che non mi costava niente provare, che proprio non mi riconosceva più. Gli dissi invece che ero preoccupato e che volevo solo tornare a casa.

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