Friday, May 20, 2005

PICCOLI COMPORTAMENTI DI SINISTRA
Non dire che il film è bello se non c’è dentro qualche denuncia sociale, fare una faccia schifata se non hanno sputato addosso al dittatore capitalista, meglio se si riesce a rifiutare di vederlo prima (magari per andare a leggere qualcosa), appena si ha sentore di film addormenta-coscienza, osannare un michael moore di turno in vena di demistificazione, rintanarsi nel proprio sano pauperismo, o in qualche ricetta di mondo migliore; provare a chiudere il pugno, fermarsi due o tre secondi nella ricerca di quella vecchia ebbrezza che permetterà di alzarlo senza sentirsi ridicoli.
Evitare le cene con buffet, preferire ritrovi culinari poveri in cui a bordo campo ci sia un mercatino di artigianato fai da te, l’importante è non buttare via niente. Andare alla festa dell’unità se proprio si deve.
Cercare nel grigiore della città qualcosa di artistico, meglio se povero, fatto di stracci, in cui si riconosca la genuinità delle piccole cose, cose di una volta, fermarsi a contemplarlo, magari fotografarlo in bianco e nero.
Ancora vanno bene le manifestazioni in piazza, primo maggio, qualcosa di sindacale, di civile, i girotondi no: roba da fighetti.
Per i viaggi puntare su pazzeschi tour, evitare il mistico-spirituale - roba per fricchettoni, puntare su qualcosa di più sociologico, che permetta di toccare con mano le ragioni della disuguaglianza, e della povertà: in india in brasile in chiapas, tenere d’occhio l’indocina a patto che non diventi troppo di moda, con un buon zaino in spalla, evitando qualsiasi materiale tecnico, basterà il sorriso, il sandalo, la voglia di fare esperienza.
Dimenticarsi delle carne, anche se non si sa bene perché, non certo per una questione di salute, tenersi lontani da qualsiasi forma di “salutismo” – pensare piuttosto allo sfruttamento, alla sofferenza dell’animale, alla sua mercificazione, se proprio non si riesce a trovare altro ricordarsi che sulla carne ci hanno costruito un impero fast-food.

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