Wednesday, March 05, 2008

SOLO DIO CONOSCE IL TUO FUTURO 2_GIULIANO FERRARA. (D)
I cammini verso la luce, i percorsi di conversione, le cavalcate dall’inferno al paradiso sono puntellate di ostacoli, ripensamenti, e soste nell’orto degli ulivi. Giuliano ci finì in mezzo, nel più classico degli orti, più o meno il ventisette febbraio duemialaeotto. Intuì di essere dentro qualcosa di “politicamente scorretto”, qualcosa che non era da farsi così, con la politica.
Giuliano era il combattente, il folle che toccava di scherma dentro un campo da football, e questo Dio lo sapeva – rosicava Giuliano “No si può fare” non funziona. Ma non era forse quella la cosa giusta? Se ne parlava – la gente si muoveva – i gruppi si raccoglievano, il mito nasceva dalle chiacchere e dai pettegolezzi, faceva il mormorio delle piazze, dei bar, nei supermercati, negli anfratti virtuali del web, sponda su sponda, parola su parola – e poi tutti quei malintesi. Una sconfitta elettorale della lista per la vita non sarebbe stata anche una sconfitta della stessa idea per la vita? – (intervistato da Lanfranco Pace il 4marzo duemilaeotto a OttoeMezzo Giuliano disse di no, ma intimamente pensava di si) in Italia non ci vanno tanto per il sottile su queste cose. Continuare o fermasi? forse continuare proprio perché il “buon senso” ti dice di fermarti (il “buon senso” bella fregatura, pensa Giuliano, il pomeriggio del 28 febbraio fuori dalla redazione del Foglio con le sigaretta di metà mattina) , perché si sa che da certe cose non si può uscire completamente puliti.
Perse il sonno per qualche giorno, cotto nel suo orto. E lì asserragliato chiese aiuto via web, per sapere cosa ne pensavano gli ascoltatori, gli elettori, la gente. Sciolse la riserva colpito a mezzanotte da una mail con in allegato un video. Il video era uno stralcio della scena in cui Al Pacino allenatore in “Ogni maledetta domenica” arringa la sua squadra di football, il discorso è il Discorso tra primo e secondo tempo fatto a un gruppo che ha smesso di crede in se stesso e che per vincere ha bisogno di un miracolo. Ti vengono i brividi se hai meno di quindici anni: “la vittoria è qualcosa che va guadagnata centimetro dopo centimetro”, e così via, il miracolo sarà lottare e credere in se stessi. A questo punto, nottetempo, davanti al sito di YouTube, l’America Dream si prende Giuliano Ferrara rigettandolo nel suo sogno. Giuliano vede il video in quella notte travagliata di dubbi, ne parla sul suo diario on-line, apparentemente il motivo della “fermezza”è quello, il video, ma lui sa che la verità è un'altra. Centra sempre il cinema americano, ma il film giusto ha la faccia di Lord Fener e Yoda, e parla la lingua di Guerre Stellari. La stessa sera Giuliano legge un lungo articolo in cui viene riassunto tutto il pensiero di un politico-medico sui temi della vita, Giuliano capisce di essere davanti a Lord Fener, e sente che il Lato Oscuro sta diventando ogni giorno più forte. Capisce allora che non può tirarsi indietro. Il medico-politico è Umberto Veronesi e rappresenta l’idea dominante patrocinata dalla scienza sui temi della vita. Si continua allora a tirare di fioretto dentro un campo da football, come giocatori del gioco sbagliato. La politica che si scontra con la metafisica e quest’ultima che oscilla - fragile com’è, pronta ad essere scambiata per ideologia o fanatismo. Poi ci saranno le elezioni ma questa e un'altra storia.

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