Sunday, February 24, 2008

POrnomate in Berlin-5
Il tratto di strada fino alla filarmonica lo percorsi tutto correndo, d’istinto. Sembrava dovesse nevicare per sempre.
Arrivai, feci fuori il vialetto alberato e guardai dentro: il foyer era calmo, tutto ancora acceso, sulla neve non c’erano impronte oltre le mie. Mi lascia cadere sui gradini. Avevo voglia di rivederla e nel contempo paura di scomparire se l’avessi rivista. Volevo capire e volevo ringraziarla, ero stato bene con lei e non avevo mai potuto dirglielo, tutto questo pensai dopo la corsa. Adesso ero sicuro di conoscerla – come se appartenesse alla mia vita, o alla mia famiglia, mi convinsi anche che aspettasse solo un mio gesto per rivelarsi. Mi sentivo bruciare come un bambino sopra un regalo.

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