Wednesday, March 29, 2006

Fabio guarda un punto tra i fornelli e la cappa, mastica l’agnello, a una certa distanza come se maneggiasse la politica solo con il pensiero, lui pannelliano e deluso, ed ex attore di cabaret, superdotato dicono, tiene le spalle inclinate dentro una giacchettina color lilla e mastica. Noi si cercava di trovare la soluzione al 9 aprile, prendere spunto dalla nostra piccola comunità per infierire una lezione al mondo. Fabio non aveva ancora parlato eppure avevamo bisogno di lui, per sciogliere il nodo, ha una mente matematica, mastica l’agnello tra la padella e la brace. Se una cosa non la sa , non la sa immaginare. Dichiariamo alla fine il nostro voto, e siamo due pari. La scelta sarà dettata dagli umori, dalle antipatie, dai nasi turati, come sempre. Tutti sceglieranno il meno peggio, e torneremo di nuovo a posto a barcamenarci tra la crisi imminente, la salvezza da raggiungere, il colpo di reni, lo stare a galla appena appena. Staremo a galla appena appena come sempre e tutti diranno che non si sa come, dice così Guido che ha cucinato l’agnello, Andrea fa melina poi salta su paragonando questo governo al centrosinistra di Fanfani – “occasione mancata” – dice. Partenza per l’esilio in buona compagnia. Fabio tace io taccio, poi dico che voterò usando l’ingegno e mettendo da parte il cuore. Stefania e Fabio si guardano – invece - come a dettare un’intesa fatta tutta col cuore.

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