Sunday, December 19, 2004

A casa sua il giorno dopo per provare a lanciare quella palla da bowling. Avrei bisogno di un traforo e di un barattolo di vaselina. Mi rigiro il rossetto sulle labbra finchè sento rapprendersi i grumi, poi succhio e faccio esplodere il mio sorriso sporco di sangue. La ballerina ride stringendo la tazza del the come un palo da cui vorrebbe lasciarsi scivolare, un alone oleoso inquadra il bonsai sputaluci, mentre il cielo si scrolla di dosso un antico dolore. Succede sempre alla domenica pomeriggio di impiastrarsi in questi dispiaceri. Lei non sa ancora cosa farsene di quel SI, se riprenderlo, oppure NO lasciarselo dietro senza iniziare a ripetersi sei mesi dopo. Non le costerebbe niente una telefonata, un bacio che sogna quasi tutte le notti, una notte sotto le lenzuola – piove pure, sarebbe dolcissimo – e tanta vita insieme che non è beutifull ma-------- Partiamo da qui per riprovare a tracciare il confine tra l’amarsi e il volersi bene. Mettiamo due caramelle di zucchero alla stessa distanza sul tavolo. E proviamo a fare quel gioco che facciamo dalle elementari, sputiamo i pro e i contro sulla nostra nuova età, poi scegliamo una caramella.

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