Wednesday, April 09, 2008

Sono seduto sul muro che costeggia il fiume che attraversa la mia città. Sto aspettando una telefonata. Lei mi ha chiamato dieci minuti fa e mi ha chiesto per chi avrei votato domenica. Io non ho saputo risponderle subito, allora lei mi ha chiesto se sapevo chi era Turati. Io non sapevo chi era Turati. E Gobetti sai chi è Gobetti?. No. Allora mi ha detto di pensarci e poi richiamarla.

Mentre aspetto che Andrea mi telefoni per dirmi chi sono Gobetti e Turati, mi chiama un altra ragazza: mi dice che è stufa – e se non l’ho ancora capito posso andare al diavolo! Siamo usciti tre volte questa settimana. Mi ricorda dell’uovo di pasqua e di altri piccoli oggetti costosi che mi ha regalato. Ci sono oggetti e ci sono sguardi che avrebbero dovuto fartelo capire! Poi mi chiede se io la vedo solo come un’amica o invece come qualcosa di più. Non rispondo immediatamente, tentenno alla ricerca del modo migliore per dirglielo. Allora lei mi dice di pensarci e richiamarla.
Poi Andrea mi chiama e mi dice che Turati era uno che stava con una russa e che era amico del papà di Natalia Levi e che Gobetti era un mingherlino preso a botte dai fascisti e che era morto non si sa bene se per le botte dei fascisti o perché era mingherlino e tisico. Faccio un sospiro di sollievo. L’ultima parte è forse meglio non dirla. Io gli dico che mi interessava proprio quella perché devo sapere per che partito votavano. La domanda ha tutta l’aria di essere sulle elezioni di domenica. Guarda che quei due sono morti. Lo so, ma deve essere una specie di gioco - devo sapere per chi votavano perché credo lei si aspetti che io voti quella parte lì. Quelli erano due fascisti, quindi votavano per Mussolini. Cioè adesso voterebbero per Forza Nuova. Ma se mi hai detto che uno è stato ammazzato dai fascisti! Si ma era un dissidente interno che aveva fatto un giornalino che andava contro le idee sul cinema del fratello di Mussolini, oppure si voleva fare la Duse, non me lo ricordo – ma fidati, quelli l’hanno ammazzato ma non lo volevano ammazzare era una specie di scazzotta nel cortile. Akey. Okey. Mi ha anche chiamato quella ragazza di cui ti ho parlato ieri. Quella! Si, quella. Vuole sapere se la vedo come un’amica o come qualcosa di più. E’ allora? Allora cosa? Allora lo saprai. Si che lo so, ma ho paura di farla soffrire – non ce un modo per dirle che mi fa schifo senza farla soffrire? Chiedile chi erano Gobetti e Turati.

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