Tuesday, April 15, 2008

Queste sono le cose che più o meno dice Orazio, cose vecchie, cose sentite e risentite, però Orazio fa il professore, e dopo non è mai più cresciuto. Credo che sia vero come dice lui che il risultato di queste elezioni sia storico (lui ha usato anche due volte la parola “rivoluzionario”, ma io non ci credo). Le elezioni politiche dell’aprile 2008 hanno “ufficialmente” sancito (che brutta parola Orazio!) con vent’anni di ritardo la morte della sinistra italiana, quella sinistra che ci ha costituito come nazione moderna/fordista /capitalista quando noi non eravamo ancora nati ( per fare il capitalismo ci vogliono gli operai e i sindacati e la dialettica – e Orazio si impenna). La sinistra comunista, anticapitalista, quella che odia il denaro e fa la morale,la sinistra per vocazione “proletaria”- la sinistra dell’Unità e di Michele Serra (guarda che Michele Serra è cambiato!), che ha fatto la guerra civile, che ha vinto la guerra civile, che ha fondato la Repubblica, e che ha scritto la costituzione insieme alla nostra storia civile e ideologica per cinquant’anni. La sinistra del comunismo, delle anime belle, delle case editrici, della politica fatta coi nervi e col cuore. Ma sei sicuro? Si dai, fino a ieri faceva ancora i girotondi e iscriveva i figli ai centri sociali. Il tessuto vivo e pulsante di cinquant’anni di Repubblica, insomma. E' stato un processo lungo dice Orazio iniziato tardi e male (ti ricordi Occhetto e la Cosa?), iniziato troppo tardi: quanti anni sono passati dall’89 e dal ‘56 quanti anni sono passati e dal '68, quanti? Ma oggi è ufficialmente finito, con un bel colpo di scena: l’ultimo comunista gentiluomo da presidente della camera a ectoplasma politico, mi dice Orazio. Quello che non è riuscito a fare tangentopoli lo ha fatto il tempo, il tempo è venuto…Si va beh Orazio, ma oggi che tutto questo è finito cosa è rimasto? E’ rimasta la possibilità alla destra di ricostruirsi come idea, se la sinistra diventa un’altra cosa allora anche la destra lo può diventare, se il comunismo se ne va se ne va anche il fascismo, allora si può votare un’idea senza averne più paura, senza bisogno di mascherarla (forse non ti ricordi, ma ci ha già pensato Berlusconi, la destra è già diventata "qualcosaltro" nel '94 con ForzaItalia e la Lega, quando è finita la DC e Berlusconi si è mangiato Fini) – e appunto questo che ti voglio dire, Berlusconi ha anticipato tutti già due volte; e allora mi chiedo a cosa serve che finiscono le disgrazie, che ci siano dei rivolgimenti ideali che i cicli temporali portino a tabule rase su cui saremmo portati a costruire di “meglio” , se poi in quel momento “giusto” ci sono gli uomini nel posto sbagliato

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